Gli italiani amano essere proprietari almeno dell’appartamento in cui vivono. E’ questo che emerge da alcuni dati statistici: l’80% della popolazione possiede almeno un appartamento. Spesso, sono appartamenti ereditati dai genitori, dai nonni o da altri parenti.
Per quanto riguarda invece i mutui accesi per acquistare un appartamento, la situazione è questa: secondo l’Annuario statistico, sono 3,2 milioni le famiglie che, attualmente, pagano un mutuo per la casa, con una rata media mensile calcolata in 586,41 euro.
Questa situazione, oggi come oggi, inizia però a pesare sul bilancio familiare di molti nuclei. Crisi economica, precariato, perdita del lavoro…Sono tante le motivazioni che possono far diventare la rata del mutuo un vero incubo, con la prospettiva peraltro di perdere l’appartamento nel caso in cui non si riesca a pagare puntualmente le rate mensili.
Si può fare qualcosa quando il peso della crisi economica si fa sentire e si rischia di vanificare i sacrifici che si fanno per diventare, un giorno, proprietari delle mura in cui si vive? Si, ed è bene sapere cosa si può fare.
Questo articolo ha lo scopo di informare i consumatori sulle dinamiche che possono migliorare le condizioni economiche familiari, abbattendo un poco il peso della rata mensile del mutuo per la casa.
Continua a leggere queste righe, per scoprire come abbassare le rate del mutuo.
Rinegoziazione, sostituzione e surroga: tre modi per abbassare le rate del mutuo
Esistono alcuni metodi che si può tentare di attivare per abbassare la rata del mutuo. Conoscerne il funzionamento può in molti casi risolvere positivamente una situazione economica critica.
Ecco, caso per caso, come si può tentare di risolvere questa situazione.
Rinegoziazione
Iniziamo parlando della rinegoziazione del mutuo. Si tratta di rinegoziare con la banca che ha emesso il mutuo, l’importo delle rate mensili. La cosa da sapere immediatamente, è che le banche non hanno l’obbligo di accettare automaticamente questo tipo di richiesta, ma il tentativo va fatto.
Recandosi presso la sede dell’Istituto di credito che ha erogato il mutuo, è bene anche fornire una motivazione coerente alla richiesta di rinegoziazione, che può anche essere effettuata dall’istituto bancario attraverso la rimodulazione del tasso di interessi.
Si può sinceramente parlare della propria situazione, e quindi dei motivi che spingono a questa richiesta. D’altronde, piuttosto che dover avviare una pratica per morosità, anche per la banca è più conveniente rivedere i termini del mutuo. C’è anche da dire che le banche sono più indulgenti con chi ha sempre pagato puntualmente le rate. Di conseguenza, se si intravvede la possibilità di aver problemi a breve e medio termine, meglio correre ai ripari e tentare la carta della rinegoziazione.
Sostituzione del mutuo
La seconda metodica è la cosiddetta sostituzione. Per sostituzione del mutuo si intende l’operazione che prevede la cancellazione del mutuo in essere e l’accensione di un mutuo ex novo con termini diversi rispetto al precedente.
In questo caso, però, è necessario prevedere costi aggiuntivi, come per esempio quelli notarili. È però possibile chiedere una somma maggiore rispetto a quella necessaria per definire il mutuo residuo, e ciò – in alcuni casi – permette di ottenere nuova liquidità da utilizzare per altre spese familiari.
Surroga
La terza modalità è quella della surroga o portabilità del mutuo. In questo caso si tratta di trasferire il mutuo in essere in una nuova banca, evitando in tal modo i costi legati all’accensione di un nuovo mutuo, come nel caso della sostituzione.
È una buona soluzione, in quanto non prevede costi aggiuntivi di alcun tipo, permette anche il trasferimento dell’assicurazione sul mutuo e permette di modificare l’importo delle rate mensili. L’unico svantaggio può essere rappresentato dal non poter chiedere una cifra maggiore rispetto al residuo del mutuo già in essere. Di conseguenza è la scelta migliore per chi ha esclusivo interesse ad abbassare la rata del mutuo.