Patente B: guida all’iter da seguire per arrivare agli esami

Allo scoccare del diciottesimo anno, più un giorno, ciò che la maggior parte dei giovani anela ottenere è la patente di guida B, la licenza di guida che – in Italia – permette di guidare le automobili e le motociclette con  cilindrata fino a 125, oltre ad altri mezzi come caravan, autocarri fino a una certa cilindrata e tricicli e quadricicli, senza la necessità della presenza di una persona adulta. E’, in qualche modo, uno dei primi effetti tangibili dell’aver raggiunto la maggiore età e, quindi, l’indipendenza.

Un po’ di dati relativi alle patenti di guida B attualmente attive in Italia fanno comprendere l’importanza di ottenere questo permesso a guidare le automobili: circa 40 milioni di persone in Italia sono in possesso della patente B, con una prevalenza nelle regioni del Centro-Nord.  Ed emerge anche un altro dato interessante: di oltre la metà delle patenti attive, i titolari sono persone che rientrano nella fascia degli ultraquarantenni.

Ma qual è l’iter da affrontare per conseguire la patente B? In questa guida scoprirai l’iter completo per raggiungere la card – ormai in formato elettronico da alcuni anni – che ti permetterà di poter circolare su strade e autostrade nazionali.

Scuola guida o privatista?

Per prima cosa, non appena si raggiunge la maggiore età e si decide di iniziare l’iter per cercare di ottenere la patente B, è necessario scegliere se seguire i corsi proposti dalle scuoleguida, dislocate su tutto il territorio nazionale, oppure presentarsi agli esami – teorici e pratici – da privatista.

Un tempo la seconda soluzione era preferita da chi desiderava risparmiare un bel po’ di denaro, ma con le recenti disposizioni per ciò che riguarda l’esame per la patente B, varate nel 2013, il divario economico tra le due opzioni è praticamente nullo.

Chi opta per l’iscrizione presso una scuolaguida, dovrà mettere in conto un costo che si aggira intorno agli 800 euro, visto che – mediamente – si va da un minimo di 750 euro a un massimo di 900 euro.

Per chi decide di presentarsi agli esami come privatista invece, questo costo si abbassa a circa 650 euro.

Iscriversi a un corso presso una scuolaguida

Se hai deciso di iscriverti presso una scuolaguida, ecco cosa paghi in totale:

  • La quota di iscrizione al corso
  • La quota del corso di teoria
  • La quota del corso di pratica che solitamente include 10 lezioni di guida
  • Tutti i costi per il disbrigo delle pratiche e dei documenti da presentare alla Motorizzazione Civile

ATTENZIONE: quando ci si iscrive a un corso presso una scuolaguida, accertarsi del numero di lezioni di pratica comprese nel prezzo. Ogni lezioni aggiuntiva infatti, ha un costo a parte.

  • Pro: decidendo di affidarsi a una scuola guida, non si dovrà pensare ad altro che a iscriversi, seguire i corsi teorico-pratici e attendere che la stessa scuola si occupi del disbrigo dell’iter burocratico.
  • Contro: una spesa una spesa un po’ più alta rispetto a chi decida di presentarsi come privatista

Affrontare gli esami da privatista

Chi decide di optare per la soluzione come privatista, dovrà mettere in cantiere una spesa che si aggira sui 650 euro, oltre al tempo per il disbrigo di tutta la pratica, tenendo però presente che – contrariamente a ciò che accadeva prima della riforma varata nel 2013 – oggi anche i privatisti devono obbligatoriamente prendere lezioni di guida da un istruttore di guida abilitato, e quindi, è necessari o mettere in cantiere, in ogni caso, l’iscrizione presso una scuolaguida per poter fruire delle lezioni di guida.

Di seguito, ecco gli step che un privatista deve compiere per arrivare all’esame teorico-pratico per conseguire la patente di guida B:

  • Compilazione del modulo TT21112 che si può scaricare a questo link
  • Presentazione della domanda presso una delle sedi della Motorizzazione Civile

All’atto della presentazione della domanda presso la Motorizzazione Civile della propria città di residenza, vanno allegati i seguenti documenti:

  • attestazione di pagamento di € 26,40 su c/c 9001 (bollettino prestampato in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici motorizzazione)
  • attestazione di pagamento di € 16,00 su c/c 4028 (bollettino prestampato in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici motorizzazione)
  • documento di identità in corso di validità in visione e relativa fotocopia integrale
  • certificato medico in bollo con foto (con data non anteriore a tre mesi e marca da bollo da € 16,00) rilasciato da un medico abilitato e fotocopia dello stesso, integrato da un certificato medico rilasciato da un medico di fiducia che tenga conto dei precedenti morbosi del richiedente
  • 2 fotografie uguali, formato tessera, di cui una autenticata
  • fotocopia del codice fiscale o del tesserino sanitario attestante il suddetto codice fiscale

Al momento della prenotazione della prova pratica:

  • attestazione di versamento di € 16,00 su c/c 4028 (bollettino prestampato in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici motorizzazione)
  • attestato di frequenza al corso, di almeno 6 ore, di esercitazioni obbligatorie di guida in orario notturno e su autostrade e strade extra urbane principali presso un’autoscuola con istruttore abilitato

Dopo aver presentato la documentazione utile a chiedere di poter tentare di superare l’esame teorico-pratico, si ricordi che l’esame teorico deve essere superato entro sei mesi dalla presentazione della domanda. Se si supera l’esame teorico, si potrà iniziare a fare pratica con un istruttore abilitato: si otterrà quindi il famoso “foglio rosa” – valido per sei mesi dalla data di rilascio – che abilita alla guida con l’istruttore.

quiz e guida patente

Cosa succede se non si superano gli esami?

Nel caso in cui l’esame di teoria non venga superato, si ha una sola possibilità di ritentare, ma solo a un mese dal primo tentativo. Inoltre, i candidati hanno cinque mesi di tempo dal mese successivo all’esame di teoria per affrontare l’esame di guida pratica.

Per ciò che riguarda l’esame di guida pratica, è necessario mettere in cantiere almeno sei lezioni di guida con un istruttore abilitato, che farà guidare il candidato in tutte le condizioni possibili: su strade urbane ed extraurbane, in autostrada, di notte.

Dopo aver seguito il corso di guida pratica, la scuolaguida rilascerà al candidato un attestato da presentare alla Motorizzazione Civile per potersi presentare all’esame di guida come privatista. Si potrà quindi tentare di superare l’esame di guida, ma almeno dopo un mese dal conseguimento del foglio rosa.

Anche in questo caso, se non si supera l’esame di pratica, questo potrà essere ripetuto per una sola volta e non prima di un mese dal primo esame.

In caso di doppia bocciatura, sarà necessario ricominciare daccapo tutto l’iter…

ATTENZIONE: il foglio rosa ha una validità di sei mesi, passati i quali è necessario ripetere la procedura per ottenerlo.

Consigli per sostenere l’esame di pratica

Attenzione a non sbagliare e a eseguire certi passi importanti, in mancanza dei quali si potrebbe ottenere la bocciatura:

  • appena si entra in auto allacciare subito la cintura di sicurezza
  • regolare il sedile a seconda delle proprie necessità di guida
  • regolare gli specchietti
  • controllare che tutte le portiere siano chiuse
  • mantenersi calmi

Neopatentati: alcune regole da ricordare

Ottenuta l’agognata patente B, è necessario seguire alcune regole, per il primo anno successivo al conseguimento della patente B:

  • mantenere una velocità massima di 90 kilometri orari su strade statali e di 100 kilometri orari sulle autostrade
  • guidare autoveicoli di cilindrata minore a: potenza specifica superiore a 55 kW per tonnellata (kW/t) e autoveicoli con potenza massima pari a 70 kW, 95 cavalli

ATTENZIONE: per i neopatentati non è concessa, in alcun modo, la guida dopo aver bevuto alcolici. L’alcoltest in questo caso non ammette presenza di alcol nell’organismo del guidatore.

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